Il giro del mondo in 80 poesie #36 : Francia Sensazione Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera: trasognato sentirò la sua frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo. Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, – lieto come con una donna. ∞ Arthur Rimbaud
Il giro del mondo in 80 poesie #10 : India
La fine
E' ora che io
parta, mamma;
io sto per partire.
Quando, nel buio che scolora
dell'alba solitaria, stenderai
le braccia nel letto
cercando il tuo bambino,
io dirò: «Il bambino non c'è»
mamma, io sto per partire.
io sto per partire.
Quando, nel buio che scolora
dell'alba solitaria, stenderai
le braccia nel letto
cercando il tuo bambino,
io dirò: «Il bambino non c'è»
mamma, io sto per partire.
Diventerò
una debole corrente
d'aria, e ti carezzerò;
diventerò piccole onde
nell'acqua, quando ti bagni,
e ti bacerò e ti bacerò ancora.
d'aria, e ti carezzerò;
diventerò piccole onde
nell'acqua, quando ti bagni,
e ti bacerò e ti bacerò ancora.
Nelle
notti di tempesta, quando
la pioggia picchia sulle foglie,
mi udrai bisbigliare nel tuo letto,
e il bagliore della mia risata
entrerà nella tua stanza con i lampi
attraverso la finestra aperta.
la pioggia picchia sulle foglie,
mi udrai bisbigliare nel tuo letto,
e il bagliore della mia risata
entrerà nella tua stanza con i lampi
attraverso la finestra aperta.
Se
rimarrai sveglia fino a tardi
nella notte, pensando al tuo bambino,
ti canterò dalle stelle una nenia:
«Dormi, dormi, mammina».
Mi poserò furtivo sul tuo letto
sui raggi vaganti della luna,
e riposerò sul tuo seno
mentre tu dormi.
nella notte, pensando al tuo bambino,
ti canterò dalle stelle una nenia:
«Dormi, dormi, mammina».
Mi poserò furtivo sul tuo letto
sui raggi vaganti della luna,
e riposerò sul tuo seno
mentre tu dormi.
Diventerò
un sogno, e scivolerò
nella profondità del tuo sonno
attraverso i forellini
delle tue palpebre;
e quando ti desterai
guardandoti intorno spaventata,
volerò fuori nel buio
come una piccola lucciola.
nella profondità del tuo sonno
attraverso i forellini
delle tue palpebre;
e quando ti desterai
guardandoti intorno spaventata,
volerò fuori nel buio
come una piccola lucciola.
Quando,
alla grande sagra del puja,
i bimbi dei vicini verranno a giocare
intorno alla casa,
mi fonderò nella musica del flauto
e pulserò tutto il giorno nel tuo cuore.
i bimbi dei vicini verranno a giocare
intorno alla casa,
mi fonderò nella musica del flauto
e pulserò tutto il giorno nel tuo cuore.
La
zietta verrà con i doni del puja
e chiederà: «Sorella, dov'è il nostro bambino?»
Le dirai dolcemente, mamma:
«E' nelle pupille dei miei occhi,
è nel mio corpo e nel mio cuore».
e chiederà: «Sorella, dov'è il nostro bambino?»
Le dirai dolcemente, mamma:
«E' nelle pupille dei miei occhi,
è nel mio corpo e nel mio cuore».
∞
Rabindranath
Tagore
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