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Arthur Rimbaud - Il giro del mondo in 80 poesie - Francia

Il giro del mondo in 80 poesie   #36 : Francia Sensazione Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera: trasognato sentirò la sua frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo. Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, – lieto come con una donna. ∞ Arthur Rimbaud

Recensione "La bottega dei sogni smarriti"

“LA BOTTEGA DEI SOGNI SMARRITI”DI BETH HOFFMAN



















  •     Titolo: La bottega dei sogni smarriti
  •      Autore: Beth Hoffman
  •      Pubblicazione: Ottobre 2014
  •      Genere: Narrativa
  •      Casa Editrice: Piemme
  •      Dettagli: 406 pagine

Trama

Teddy Overman, è una ragazzina con le idee molto chiare su quello che vuole fare del suo futuro. Niente e nessuno riuscirà a distoglierla da quella che, lei sente essere la sua vera vocazione: diventare un’antiquaria.

Ha sempre amato raccattare qua e là cose abbandonate, rotte, rovinate, usurate, per ridargli una nuova vita. Aveva la ferma convinzione che qualsiasi cosa, con la giusta dose di amore e cure, per quanto ammaccata fosse, potesse riacquistare una nuova dignità e una nuova bellezza e magari trovare posto in qualche bella casa.  Fu così che la ragazzina di campagna del Kentucky, con gran coraggio e determinazione e contravvenendo alla ferma opposizione della madre che voleva per lei un lavoro sicuro da segretaria, lasciò in segreto la fattoria e partì alla volta di Charleston per realizzare i propri sogni.


Impressioni personali

La bottega dei sogni smarriti è una storia ricca, una narrazione densa di particolari descrittivi, che siano gli ambienti, le persone, le situazioni o perfino gli oggetti che Teddy restaura, tutto viene fotografato fin nei minimi particolari.

E’ un libro che, secondo me, va gustato piano piano, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo. I continui intrecci tra il presente e il passato di Teddy, ci danno un quadro completo della sua storia senza mai creare confusione o far perdere il filo della narrazione. Scopriamo così, una famiglia in apparenza normale, segnata da eventi particolari e inaspettati. Un padre reduce di guerra, sempre pronto a proteggere e incoraggiare i sogni dei propri figli. Una madre delusa e insoddisfatta della vita. Una nonna presente. Un fratello, Josh, amatissimo da Teddy, devoto alla natura e agli animali, con uno spirito a metà tra il mistico e il terreno che un giorno scompare, precipitando l’intera famiglia in un baratro d’incertezze e disperazione.

Teddy non ha mai accettato l’idea che il suo adorato fratello potesse essere morto e negli anni, le perdite, i rimpianti, i sensi di colpa, le speranze disattese e l’impossibilità di costruire un normale rapporto madre figlia con colei che non aveva mai riconosciuto il suo successo nel realizzare il proprio sogno, resero Teddy uguale a uno di quei tanti mobili acquistati a poco prezzo in un garage sale: ammaccata, ferita, sfregiata dalla vita, assolutamente bisognosa di un intervento restauratore.

Il libro mi è piaciuto molto. La vicenda di Josh è il filo rosso che percorre l’intera narrazione e tiene appeso il lettore fino alla fine. La storia non manca di commuovere in alcuni punti e alla fine ti ritrovi a sperare che Teddy  riesca a chiudere il cerchio e che i sogni che durante il percorso sono andati smarriti alla fine si possano realizzare.

“C’è chi corre incontro alla vita a braccia aperte, pieno di entusiasmo. Chi socchiude appena la porta e sbircia da un occhio per vedere cosa ci sia fuori. O ancora chi vi rinuncia molto prima che il cuore smetta di battere e frusto, sfinito, ricurvo, affronta l’ennesima giornata con il passo strascicato di chi tira l’anima coi denti. Spererà in un cambiamento – in un miracolo, magari –, ma sulle spalle porta il peso degli anni perduti e dei sogni infranti. Ed è l’unico soprabito che sappia davvero come portare.”

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