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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Arthur Rimbaud - Il giro del mondo in 80 poesie - Francia

Il giro del mondo in 80 poesie   #36 : Francia Sensazione Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera: trasognato sentirò la sua frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo. Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, – lieto come con una donna. ∞ Arthur Rimbaud

Recensione - La memoria incancellabile dei sogni di Emily Colin

“La memoria incancellabile dei sogni” di Emily Colin       Titolo: La memoria incancellabile dei sogni    Autore: Emily Colin    Pubblicazione: Marzo 2013    Genere: Narrativa    Casa Editrice: Fabbri Editori    Dettagli: 413 pagine Oggi voglio  parlare di un  libro con una trama un po' particolare . Anche in questo, come nel precedente che ho letto, di cui trovate la recensione qui, i sogni rappresentano un viatico per la realizzazione del proprio destino e se è vero che esso è qualcosa di preordinato che non dipende dalle nostre azioni, allora tutto ciò che ci succede nella vita siano esse cose belle o drammatiche, hanno tutte uno scopo? Quello di condurci alla vita cui siamo destinati? Trama In questa storia ci sono quattro protagonisti, anche se i narratori sono tre  e  ognuno racconta la storia sulla base dei propri ricordi , resi ancora più vividi e ricchi di particolari dai sogni che accompagnano l’evolversi degli eventi. Aidan è uno scalatore professi

Kofi Awoonor - Il giro del mondo in 80 poesie

Il giro del mondo in 80 poesie  #16 : Ghana La cattedrale Su questa terra sporca un tempo sorgeva un albero che diffondeva incenso sul granturco appena nato: i suoi rami si estendevano attraverso un paradiso rischiarato dagli ultimi fuochi di una tribù. Poi mandarono geometri e costruttori a tagliare l’albero e piantare al suo posto un’immensa insensata cattedrale della sventura. ∞ Kofi Awoonor

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Tratto da “Moby Dick”di Herman  Melville “Tutti gli oggetti visibili, amico, sono solo maschere di cartone. Ma in ogni cosa che succede, nell’azione viva, nel fatto preciso, lì, c’è qualche cosa di sconosciuto ma sempre ragionevole che sporge il profilo della faccia da sotto la maschera cieca. Se l’uomo vuole colpire, deve colpire la maschera! Come può evadere il carcerato se non forza il muro? Per me la balena bianca è quel muro. Me l’hanno spinto accanto. Qualche volta penso che lì dietro non c’è niente. Ma è sempre abbastanza. Mi chiama alla prova. Mi opprime. In essa vedo una forza che è un oltraggio, con una malizia inscrutabile che l’innerva. Quella cosa incomprensibile è soprattutto ciò che odio. Forse la balena bianca è il mandatario, e forse è il mandante, ma io gli rovescerò addosso questo mio odio. Non mi parlare di blasfemia, amico; colpirei il sole se mi offendesse. Perché se il sole potesse offendermi, io potrei colpirlo; perché c’è sempre una specie di lealtà nel gi

Léopold Sédar Senghor - Il giro del mondo in 80 poesie

Il giro del mondo in 80 poesie  #15 : Senegal Caro fratello bianco Caro fratello bianco, quando sono nato ero nero, quando sono cresciuto ero nero, quando sto al sole, sono nero. Quando sono malato, sono nero, quando io morirò sarò nero. Mentre tu, uomo bianco, quando sei nato eri rosa, quando sei cresciuto eri bianco, quando vai al sole sei rosso, quando hai freddo sei blu, quando hai paura sei verde, quando sei malato sei giallo, quando morirai sarai grigio. Allora, di noi due, chi è l'uomo di colore? ∞  Léopold Sédar Senghor

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Tratto dal “Faust”di Johann Wolfgang Goethe Io maledico tutto ciò che chiude l’anima in una rete di seduzione e miraggi, e a forza di  illusioni e lusinghe la trattiene in questa tragica spelonca! Maledetta anzitutto l’alta opinione in cui l’anima esalta se stessa! Maledetto l’abbaglio dell’apparenza che s’impone ai nostri sensi! Maledetto tutto ciò che nei sogni mendaci ci finge la gloria e l’immortalità! Maledetto ciò che ci tenta come possesso: la donna, i figli, i servi, le terre! Maledetto Mammona, sia che coi suoi tesori ci sproni ad azioni ardite, sia che ci  prepari le  molli piume per i neghittosi piaceri! Maledetto il succo balsamico dell’uva, come il supremo dono dell’amore! Maledetta la speranza, maledetta la fede, e, anzitutto, maledetta la sopportazione!

Mahmoud Darwish - il giro del mondo in 80 poesie

Il giro del mondo in 80 poesie  #14 : Palestina PROFUGO Hanno incatenato la sua bocca e legato le sue mani alla pietra dei morti. Hanno detto: “Assassino!”, gli hanno tolto il cibo, le vesti, le bandiere e lo hanno gettato nella cella dei morti. Hanno detto: “Ladro!”, lo hanno rifiutato in tutti i porti, hanno portato via il suo piccolo amore, poi hanno detto: “Profugo!”. Tu che hai piedi e mani insanguinati, la notte è effimera, né gli anelli delle catene sono indistruttibili, perché i chicchi della mia spiga che va seccando riempiranno la valle di grano. ∞ Mahmoud Darwish

Recensione - Quando all’alba saremo vicini di Kristin Harmel

“Quando all’alba saremo vicini” di Kristin Harmel      Titolo: Quando all’alba saremo vicini      Autore: Kristin Harmel      Pubblicazione: Ottobre 2015      Genere: Narrativa      Casa Editrice: Garzanti      Dettagli: 320 pagine Ho appena finito di leggere questo romanzo ed è bello , bello, bello. Sono ufficialmente innamorata di questa   storia e del modo in cui viene raccontata. Non conoscevo l’ autrice e devo ammettere che ho scelto questo libro principalmente per due cose: la copertina , che è meravigliosa e quella frase “devi lasciare andare le stelle per amare la luce di un nuovo giorno” che già mi dava la sensazione che sarei entrata in un mondo che mi avrebbe conquistata, ma non pensavo fino a questo punto. Trama Il libro si apre con il racconto di quel che successe dodici anni prima. Patrick e  Kate sono sposati da appena quattro mesi, sono così innamorati che entrambi credono fermamente di avere trovato la propria anima gemella e soprattutto credono di a

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Tratto da “Il Gabbiano Jonathan Livingston”di Richard Bach E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.   Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...   La felicità non e' quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente...   non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,   la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.   Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose....   ...e impari che il profumo del caffè al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una

YEHUDA AMICHAI - Il giro del mondo in 80 poesie

Il giro del mondo in 80 poesie  #13 : Israele Che il sacrario in memoria dei caduti ricordi invece di me: il suo compito è questo. Che il giardino in memoria ricordi, che il nome della via ricordi, che l’edificio celebre ricordi, che la casa di preghiera che porta il nome di Dio ricordi, che il rotolo avvolto della Legge ricordi, che l’orazione per i morti ricordi. Che le bandiere ricordino, questi variopinti sudari della Storia che avvolsero corpi divenuti polvere. Che la polvere ricordi. Che il pattume sulla porta ricordi. Che la placenta ricordi. Che la bestia dei campi e gli uccelli del cielo mangino e ricordino e che ciascuno ricordi Così potrò riposare. ∞ YEHUDA AMICHAI