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Arthur Rimbaud - Il giro del mondo in 80 poesie - Francia

Il giro del mondo in 80 poesie   #36 : Francia Sensazione Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera: trasognato sentirò la sua frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo. Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, – lieto come con una donna. ∞ Arthur Rimbaud

Recensione - Il giorno che aspettiamo di Jill Santopolo

“IL GIORNO CHE ASPETTIAMO” DI JILL SANTOPOLO



             















                
  •      Titolo: Il giorno che aspettiamo
  •      Autore: Jill Santolpolo
  •      Pubblicazione: Maggio 2017
  •      Genere: Narrativa
  •      Casa Editrice: Nord
  •      Dettagli: 400 pagine

Buon pomeriggio lettori,
oggi vi propongo la recensione di un libro che ho amato molto. Quando mi capita tra le mani una storia come quella di “Il giorno che aspettiamo” è sempre difficile distaccarsene. Ci metto un po' di tempo perché sono quasi restìa ad entrare in un nuovo romanzo, per la paura di abbandonare quell’atmosfera, quella narrazione che ha saputo toccare delle corde profonde, risvegliare emozioni sopite.

TRAMA

“Io e te ci conosciamo da quasi metà della nostra vita. Ti ho visto sorridere, sicuro, al colmo della gioia. Ti ho visto afflitto, ferito, smarrito. Ma non ti ho mai visto così. Mi hai insegnato a cercare la bellezza. Nell’oscurità, nella distruzione, tu hai sempre trovato la luce. Non so quale bellezza potrò trovare qui, quale luce. Ma ci proverò. Lo faccio per te. Perché so che tu, per me, lo faresti. C’era tanta bellezza nella nostra vita insieme. Forse è da lì che dovrei cominciare.”

È con queste parole che inizia il lungo racconto di tredici anni di amore indiscutibile tra Lucy e Gabe. Una storia che è la protagonista stessa a raccontare sia a lui  che a noi.
Inizia tutto un giorno di Settembre, un giorno come tutti gli altri se non fosse per il fatto che ci troviamo a New York ed è l’undici di Settembre. Lucy e Gabe si incontrarono all’università, si conobbero proprio quel giorno. Mentre gli aerei si schiantavano contro le torri gemelle,  loro ascoltavano una lezione sul destino e il libero arbitrio. Da quel momento si creò un legame indissolubile trai due, salirono insieme sul tetto della Wien Hall e in mezzo a tutto quel caos, mentre guardavano da lontano le torri andare in fiamme e le persone buttarsi giù, si presero per mano e piansero e nella paura e nell’incertezza più totale, in un impeto di puro istinto, si baciarono.

“Quando la morte è vicina abbiamo bisogno di sentirci vivi. E quel giorno noi volevamo sentirci vivi, e non mi sento in colpa per questo. Non più.”

Quel giorno, Lucy scoprì che Gabe amava la fotografia, che riusciva a far sembrare opere d’arte oggetti di uso comune e lui scoprì che Lucy amava scrivere storie per bambini. Su una cosa erano entrambi d’accordo, adoperarsi per

“Lasciare il mondo un pochino migliore rispetto a come lo abbiamo trovato.”

Dopo quel travolgente inizio, la situazione si capovolse. Gabe tornò insieme alla sua ex, il cui fratello era disperso. Da quel momento in poi ritornarono ad essere degli estranei. Dopo la laurea non si rividero più per almeno un anno. Lei aveva trovato lavoro come produttrice di programmi televisivi per bambini. Si incontrarono per caso, una sera in un bar, dove Lucy festeggiava il suo compleanno. Lui non era al massimo della forma. Aveva di nuovo rotto con la sua ragazza, faceva un lavoro che odiava e l’America aveva invaso l’Iraq. Gabe confessò a Lucy di non averla mai dimenticata e anche se aveva cercato di fare la cosa giusta, si chiedeva spesso  cosa sarebbe successo se avesse preso una strada diversa. Un dilemma che è un po' il leitmotiv di tutta questa storia. Quella sera, Lucy diede a Gabe la possibilità prendere l’altra strada. Insieme a lei, al suo appoggio incondizionato e ancora inconsapevole, il ragazzo provò a seguire i propri sogni:

“Non si tratta solo di trovare la bellezza. Voglio fotografare tutto: felicità, tristezza, gioia, distruzione. Voglio raccontare storie con la mia macchina fotografica.”

Gabe aveva una storia difficile alle spalle, ed è forse per combattere quei demoni che ha fatto determinate scelte. C’era una cosa che entrambi si erano ripromessi, quella di non sacrificare mai i rispettivi sogni e fu così che Gabe, partì per realizzare il proprio. Aveva ottenuto un lavoro come fotoreporter dall’Associated Press, ma doveva andare in Iraq. Lucy sapeva di questa possibilità e l’aveva accettato suo malgrado, ma quando divenne realtà, il suo mondo andò completamente in pezzi. Non voleva perderlo e sapeva che se fosse partito niente sarebbe più tornato al suo posto. In quel frangente però, nessuno dei due era disposto a sacrificare il proprio sogno a beneficio del loro amore. Lucy era completamente devastata, i contatti con Gabe divennero sempre più rari e lontani nel tempo. Ci mise parecchio a riprendersi, ad abituarsi alla sua vita senza Gabe, fin quando sulla sua strada non arrivò un ragazzo di nome Darren. Lui fu per Lucy, la migliore alternativa  a Gabe e sebbene avesse imparato ad amarlo col tempo, non riuscì mai a prendere completamente il controllo del suo cuore.

IMPRESSIONI PERSONALI

Tutta la storia è pervasa da un costante sentimento di malinconia. Il fatto che sia la protagonista a narrare gli eventi con un tono colloquiale, confidenziale, rende più semplice al lettore entrare dentro la storia e vivere insieme ai protagonisti l’evolversi delle situazioni, emozionandosi, ponendosi continuamente delle domande, congetturando sugli sviluppi futuri, soffrendo con loro fino alla fine.
Leggendo questo libro ci si chiede se davvero si possano amare due persone contemporaneamente e credo che la risposta sia: sì, ma non con lo stesso tipo di amore. Ed è questo che emerge dalla storia di Lucy, Gabe e Darren.
Darren era il porto sicuro, un amore comodo, rassicurante, avvolgente, senza rischi, ma per Gabe:

“Era una passione che trascendeva il tempo, lo spazio, la logica. Ti auguro di trovare un amore così, un amore così potente che ti sembrerà d’impazzire. E, se lo trovi, accoglilo. Tienitelo stretto. Quando ti concedi di vivere un amore così, sappi che forse ti farà soffrire. E ci starai male. Ma ti sentirai anche invincibile e infinito.”

Per Darren, Lucy era il mondo, per Gabe era una parte importante di un mondo molto più vasto e forse per lei, questo non era abbastanza.
Il rimpianto è l’altro ingrediente fondamentale di questo romanzo. Ripetutamente i due protagonisti si sono chiesti se sacrificare il loro legame per inseguire i propri sogni, fosse stata la scelta giusta e quello che lascia un po' l’amaro in bocca è che dopo tutto, dopo tredici anni, entrambi hanno risposto no. E allora ci si chiede se, quando ad un certo punto della strada che si è deciso di percorrere, ci si accorge di aver fatto la scelta sbagliata, perché quella strada non portava alla felicità, è possibile tornare sui propri passi ed imboccare quella giusta, nonostante il nostro mondo e quello circostante nel frattempo siano cambiati?
I personaggi di questo romanzo, sono molto ben caratterizzati, io ho amato particolarmente il personaggio di Gabe e mi sarebbe veramente piaciuto leggere questa storia, vista anche con i suoi occhi.
Il finale credo sia perfetto, giusto. Rappresenta a tutti gli effetti l’apoteosi di questo viaggio emozionale chiamato “il giorno che aspettiamo”
Inutile dire che lo consiglio a chi ha voglia di emozionarsi e di farsi scappare qualche lacrimuccia.

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