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Arthur Rimbaud - Il giro del mondo in 80 poesie - Francia

Il giro del mondo in 80 poesie   #36 : Francia Sensazione Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera: trasognato sentirò la sua frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo. Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, – lieto come con una donna. ∞ Arthur Rimbaud

Recensione "l'altra metà del mondo" di Gabrielle Zevin

L'altra metà del mondo di Gabrielle Zevin



  • Titolo: L'altra metà del mondo                                                         
  • Autore: Gabrielle Zevin                                                  
  • Pubblicazione: Maggio 2016                                                         
  • Genere: Narrativa                                   
  • Casa Editrice: NORD
  • Dettagli: 228 pagine

Trama

Ad un certo punto della sua vita, precisamente verso la fine, N., il narratore della storia, di cui non sarà dato conoscere il nome nemmeno alla fine, decide di scrivere una lettera alla figlioletta Jane
Lo scopo della lettera, era quello di farle conoscere la madre, persa quando lei aveva solo sei anni, attraverso i suoi ricordi ed il suo punto di vista.
N. e Margaret (Maggie) che di cognome faceva Towne, si incontrarono all'università e fin da subito intrecciarono una relazione.
Maggie, aveva dei lunghi capelli rossi e lisci ed una convinzione, quella di essere maledetta. Una notte N., legò uno spago intorno al dito di lei, il giorno dopo intrapresero insieme un viaggio che li avrebbe condotti nella città natale di Margaret, una città che per qualche strano motivo portava il suo stesso nome Margarettown.

Lungo il tragitto,  a causa di un incidente,  N. si fratturò la gamba e quella che doveva essere solo una breve permanenza per conoscere la famiglia di Maggie, si protrasse per tutta l'estate.
La famiglia di Maggie era costituita da sole donne: la vecchia Margaret, una donna molto avanti con l'età ma dall'aspetto innaturalmente giovane che, con l'andare degli anni, aveva acquisito il dono di leggere nella mente oltre che di fiutare le emozioni.
Poi c'era Marge, una donna sulla cinquantina dall'aspetto trasandato, tradita e delusa, odiava e disprezzava gli uomini in generale.

Mia aveva diciassette anni, era una piccola dark lady ribelle. Vestiva di nero, aveva le unghie smaltate di nero, gli occhi truccati di nero, un perenne atteggiamento scocciato e amava disegnare. Infine c'era Mey, una bimba di sette anni che giocava sempre all'aperto ed era molto intelligente ma anche alquanto sfuggente.
La famiglia in realtà aveva avuto un altro membro, Greta,  che si suicidò all'età di trentanove anni.

In quella famiglia si somigliavano tutte e tutte portavano lo stesso nome.

Nel periodo passato a Margarttown,  N. capì che per amare veramente Maggie, doveva amare ognuna delle persone che in quel posto aveva imparato a conoscere e quando accettò questo dato di fatto decise di sposarla e fu in quel preciso momento che tutte le altre Margaret in un modo o nell'altro scomparirono. 

Quello che succede dopo è la possibile evoluzione di un rapporto d'amore, delle volte si sta insieme per sempre, altre volte bisogna perdersi per potersi ritrovare.


Impressioni personali

Quando ho iniziato a leggere questo libro, nelle primissime pagine, il sovrapporsi di presente, passato e poi di nuovo presente, mi ha reso un po' difficile seguire il filo logico della narrazione. Sono quelle tipiche cose che delle volte, ti spingono a chiudere un libro per non riaprirlo più, e invece, è sempre bene dare fiducia alla storia, perché di pagina in pagina, può riservare delle belle sorprese, come è successo in questo caso.
In questo romanzo, l'amore assume le caratteristiche di un viaggio nel complesso, variopinto e multisfaccettato universo dell'altro.
Universo che l'autrice, identifica come una città .
Lungo il viaggio sono tante le cose che si scoprono, alcune le si amano da subito, altre si detestano, altre ancora sfuggono alla comprensione. 

Ognuno di noi, non è una sola persona, ma tante racchiuse in una, esattamente come una matriosca e quando troviamo qualcuno, in grado di amare la matriosca nella sua interezza, in grado di amare i difetti al pari dei pregi perché entrambi rendono una persona, "quella persona", allora avremo trovato quell'amore assoluto da: "finché morte non ci separi".
La cosa bella del modo in cui viene raccontata questa storia, è l'estrema delicatezza con cui un padre, seppur attraverso le righe di una lettera, insegna ad una figlia ad avere fiducia nell'amore.
Quello che N. scrive, ad un certo punto della lettera a Jane, credo rappresenti il compendio ed il senso di tutta la storia.


" Ed ecco il mio augurio per te, Jane.     
Un giorno, non sai quando, ti metterai al volante della tua auto e, un giorno, non sai quando, prenderai la svolta sbagliata.
E in fondo alla strada, quando meno te l’aspetti, lui (o magari lei) sarà lì.
Oh, Jane, mia fortunata ragazza, quell’uomo sarà una città per te. 
In lui troverai negozi e ristoranti, il teatro dell’opera, una squadra di baseball. 
Forse ci sarà una prigione, forse un ospedale. Ci sarà tutto ciò di cui hai bisogno, tu che sei la più Jane di tutte le Jane. 
E, quando avrai trovato questo luogo, questo luogo meraviglioso, non vorrai più vivere da nessun’altra parte. 
Allora parcheggia la macchina, Jane, e resta. Perché questa città sarà la tua casa. 
E non sarà solo una casa diversa da tutte quelle in cui hai vissuto. 
Sarà la più casa di tutte le case.
E in questa città troverai l’amore. E in questa città troverai il dolore. E in questa città troverai la ricchezza e la povertà, la buona e la cattiva sorte, la salute e la malattia: ogni cosa, insomma.
Questa è la città più grande di tutta la Terra, Jane. E, se sarai davvero fortunata, per te sarà anche l’unica città della Terra. 
Il posto in cui nascerai davvero, il posto in cui morirai, e in cui vivrai tutto quello che c’è in mezzo. "

L'altra metà del mondo è certamente un libro particolare che si lascia leggere piacevolmente e che offre molti spunti di riflessione!




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