Il giro del mondo in 80 poesie #36 : Francia Sensazione Nelle azzurre sere d’estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l’erba tenera: trasognato sentirò la sua frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo. Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l’amore infinito mi salirà nell’anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, – lieto come con una donna. ∞ Arthur Rimbaud
Tratto da “Moby Dick”di Herman Melville
“Tutti gli oggetti visibili, amico, sono solo maschere di
cartone. Ma in ogni cosa che succede, nell’azione viva, nel fatto preciso, lì,
c’è qualche cosa di sconosciuto ma sempre ragionevole che sporge il profilo
della faccia da sotto la maschera cieca. Se l’uomo vuole colpire, deve colpire
la maschera! Come può evadere il carcerato se non forza il muro? Per me la
balena bianca è quel muro. Me l’hanno spinto accanto. Qualche volta penso che
lì dietro non c’è niente. Ma è sempre abbastanza. Mi chiama alla prova. Mi opprime.
In essa vedo una forza che è un oltraggio, con una malizia inscrutabile che l’innerva.
Quella cosa incomprensibile è soprattutto ciò che odio. Forse la balena bianca
è il mandatario, e forse è il mandante, ma io gli rovescerò addosso questo mio
odio. Non mi parlare di blasfemia, amico; colpirei il sole se mi offendesse. Perché
se il sole potesse offendermi, io potrei colpirlo; perché c’è sempre una specie
di lealtà nel gioco, e la rivalità presiede su tutta la creazione.”
Commenti
Posta un commento