“Quando all’alba saremo vicini” di Kristin Harmel
- Titolo: Quando all’alba saremo vicini
- Autore: Kristin Harmel
- Pubblicazione: Ottobre 2015
- Genere: Narrativa
- Casa Editrice: Garzanti
- Dettagli: 320 pagine
Trama
Il libro si apre con il racconto di quel che successe dodici anni prima. Patrick e Kate sono sposati da appena quattro mesi, sono così innamorati che entrambi credono fermamente di avere trovato la propria anima gemella e soprattutto credono di avere davanti a loro una lunga e radiosa vita da trascorrere insieme. Quella notte Patrick rincasò tardi senza avvertire, mandando Kate nel panico più assoluto. Al suo rientro le confessò di avere qualcosa di importante da dirle. La mattina dopo si lasciarono con la promessa di cenare insieme così le avrebbe raccontato della sera prima. Kate non sapeva ancora che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui avrebbe visto il marito. Patrick morì quella stessa mattina in un incidente stradale.
Dodici anni dopo Kate è una musicoterapista che lavora con i bambini con bisogni speciali, non ha ancora superato il dolore per la morte del marito ma si sta impegnando ad andare avanti uscendo con un uomo che tutti giudicano perfetto per lei. La sera stessa in cui Dan le chiede di sposarlo, Kate dà inizio alle sue incursioni oniriche in un mondo parallelo in cui Patrick è ancora vivo e lei ha la possibilità di dare uno sguardo alla vita che avrebbe dovuto avere.
In quel mondo, il tempo è trascorso normalmente. Patrick è un uomo con qualche ruga in più, il loro vecchio appartamento è stato rinnovato, anche nel quartiere qualcosa era cambiato ed in più esiste una figlia di nome Hanna con problemi di udito. Kate inizia a rendersi conto di conoscere delle cose che non avrebbe dovuto conoscere… e questo dà inizio al suo viaggio verso una nuova luce, verso una nuova alba.
Impressioni personali
Questo libro tra il reale ed il surreale affronta anche delle tematiche importanti come quelle della disabilità. In questo caso si parla di sordità ma si parla anche di affido familiare e di una disciplina affascinate quale è la musicoterapia, fornendo molti spunti di riflessione.
Entrare nel mondo di Kate, la protagonista, è sperimentare lo strazio della perdita; la difficoltà di annaspare in una vita che non è la vita che avevi immaginato; è cercare di sopravvivere riempiendo un vuoto con qualcosa che è confortante ma assolutamente lontano da quello che si desidera veramente; è la speranza che tutto possa cambiare da un momento all’altro; è arrivare alla conclusione che il destino ti mette in mano delle carte e le rimescola continuamente ma alla fine giungerai comunque alla tua destinazione.
Di solito è difficile emozionarsi prima che la storia prenda forma. È necessario andare avanti di qualche capitolo prima che succeda, eppure qui, si parte col botto fin dal primo capitolo, tanto che risulta difficile trattenere qualche lacrimuccia. Si toccano delle corde profonde che suscitano emozioni forti. Ci sono momenti in cui si ha letteralmente la pelle d’oca, momenti in cui si forma un nodo alla gola che non accenna ad andare via. Ogni momento, ogni situazione è così ben descritta che ti arriva al cuore e alla mente facendoti avere la sensazione di essere dentro quel mondo.
Insomma, qualora non si fosse ancora capito, consiglio vivamente la lettura di questo libro se si ha voglia di emozionarsi e di credere che le persone che abbiamo perso, non ci hanno mai lasciato veramente e a volte, tramite piccoli segni, ci aiutano a trovare la strada.
Buona lettura!
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